Chi sceglie di destinare i propri risparmi a qualsiasi forma di investimento, deve conoscere il concetto di Asset Allocation Strategica in modo da valutare bene le proprie scelte.
Ricordiamo sempre che, quando si parla di risparmi e investimenti, è consigliato affidarsi a esperti e professionisti del settore, in possesso di competenze e strumenti in grado di supportare l’investitore nell’individuazione dei propri obiettivi di risparmio e delle strategie più adatte per raggiungerli.
In questo articolo scopriremo in cosa consiste l’asset allocation a livello generale, per poi vedere le diverse tipologie di allocazione, distinguendo tra allocazione strategica, tattica e dinamica.
Approfondiremo, poi, le caratteristiche dell’asset allocation strategica e la sua stretta relazione con l’orizzonte temporale di lungo periodo, tipico del risparmio previdenziale.
Infine, analizzeremo le linee di investimento di Fondo Telemaco e la sua asset allocation strategica.
Cos’è l’Asset Allocation?
Partiamo da una definizione ampia di asset allocation, riportando di seguito quella fornita dalla Borsa Italiana:
“il processo con il quale si decide in che modo distribuire le risorse fra diversi i possibili investimenti. Le principali categorie di investimenti entro cui si orienta questa scelta possono essere suddivise in attività finanziarie (azioni, obbligazioni, liquidità) o attività reali (immobili, merci, metalli preziosi, etc.).”
L’Asset Allocation rappresenta, quindi, la prima fase del processo di investimento delle attività finanziarie (o asset), che consistono nelle diverse modalità di impiego del denaro investito.
Queste tipologie di investimento, poi, sono raggruppate e organizzate in classi di attivi (“asset class”), ovvero categorie di strumenti finanziari che presentano specifiche caratteristiche comuni fra loro in termini di rischio e rendimento. Le classi di attivo principali sono sostanzialmente tre: azioni, obbligazioni e liquidità.
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L’asset allocation è un’attività svolta da professionisti, denominati asset manager, che consiste nel gestire e organizzare i vari asset al fine di ottimizzare il portafoglio dell’investitore, cioè l’insieme delle risorse a cui quest’ultimo destina i propri capitali.
Questi professionisti eseguono, quindi, una gestione ottimale, che tiene conto del giusto equilibrio tra rischio, rendimento, orizzonte temporale disponibile, sulla base delle attitudini e delle esigenze dell’investitore.
A tal proposito ricordiamo che, al crescere del rischio, tendenzialmente cresce il rendimento atteso, e che maggiore è il tempo a disposizione più elevata è l’opportunità di vedere mitigare la potenziale volatilità (oscillazione dei prezzi) dei mercati che si verifica nel breve periodo.
Differenza tra asset allocation strategica, tattica e dinamica
Fin qui abbiamo fornito una definizione generica di asset allocation, ma il processo è di solito diviso in due fasi:
- Asset allocation strategica: consiste nel definire, per ciascuna classe di attivi, una percentuale d’investimento coerentemente con il profilo rischio-rendimento della stessa nel medio-lungo periodo;
- Asset allocation tattica: fermo restando quanto definito in fase di Asset Allocation Strategica, nel breve termine è comunque possibile effettuare piccole modifiche al portafoglio ottimale, al fine di cogliere opportunità ovvero proteggere il portafoglio da specifici e temporanei trend del mercato.
Asset allocation strategica e orizzonte di lungo termine
Come anticipato, l’asset allocation strategica riguarda una allocazione delle risorse che avviene tenendo presente un orizzonte temporale di lungo periodo, partendo dal presupposto che il mercato tende a tornare “in equilibrio”.
L’obiettivo della strategia è, quindi, quello di ottimizzare il rapporto tra rischio e rendimento nel lungo periodo, ma naturalmente i pesi attribuiti alle varie classi di attivo possono variare nel tempo. Pertanto è opportuno procedere periodicamente a una verifica, ed eventuale modifica, di tale allocazione.
Inoltre, considerata la possibilità di decidere tatticamente e opportunisticamente modifiche di breve termine all’allocazione strategica, nonché variazioni nelle valutazioni delle varie classi di attivo al mutare del contesto di mercato, è solitamente prevista un’azione periodica denominata ribilanciamento. Si tratta di riequilibrare il portafoglio, appunto, riportandolo alle condizioni ottimali di partenza, sulla base delle variazioni dei prezzi degli strumenti finanziari adottati.
Nell’Asset Allocation la diversificazione degli investimenti ha un ruolo centrale, in modo che gli asset consentano una sorta di compensazione fra di loro in caso di eccessive oscillazioni di mercato.
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Asset Allocation strategica e comparti del Fondo Telemaco
L’attività di Asset Allocation operata dai fondi pensione, come Fondo Telemaco, sulle proprie linee di investimento è per definizione strategica, dal momento che l’orizzonte temporale del risparmio previdenziale è di lungo periodo.
Tuttavia, dal momento che la gestione delle risorse è affidata ad asset manager specializzati, di norma i fondi pensione, incluso Telemaco, utilizzano l’Asset Allocation Tattica per operare scostamenti più o meno profondi (a seconda della tipologia di mandato) dall’Asset Allocation Strategica, naturalmente entro opportuni limiti definiti nelle convenzioni di gestione e fermo restando la possibilità di effettuare periodiche operazioni di ribilanciamento.
Ciò detto, ponendo l’attenzione sull’Asset Allocation Strategica di Telemaco, questa si traduce nella seguente articolazione di comparti di investimento in ordine crescente di rischio/rendimento, dunque dal meno rischioso a quello più redditizio.
1. Garantito (White)
Questo comparto ha lo scopo di offrire agli aderenti un rendimento comparabile con il tasso di rivalutazione del TFR, avendo a disposizione un orizzonte temporale breve (fino a 5 anni dal momento del pensionamento).
La linea presenta, inoltre, la garanzia di restituzione del capitale, per soddisfare le esigenze di un soggetto con una bassa propensione al rischio o ormai prossimo alla pensione.
Il livello di rischio è basso e la gestione è prevalentemente orientata verso titoli obbligazionari di breve durata (3-4 anni). La componente azionaria “strategica” è pari all’8%.
2. Prudente (Green)
Questo comparto ha l’obiettivo di rispondere alle esigenze di coloro che privilegiano la continuità dei risultati nei singoli esercizi e accettano una moderata esposizione al rischio.
Per questo motivo è consigliato a chi ha a disposizione un orizzonte temporale di medio periodo, tra 5 e 10 anni.
Gli investimenti riguardano prevalentemente titoli obbligazionari di media durata (5-6 anni); la componente azionaria “strategica” è pari al 30%.
3. Bilanciato (Yellow)
Il comparto è dedicato a chi ricerca rendimenti più elevati nel lungo periodo ed è disposto ad accettare una maggiore esposizione al rischio con una certa discontinuità dei risultati nei diversi anni.
È consigliato a chi ha davanti a sé un orizzonte temporale di lungo periodo, dunque superiore a 15 anni.
Gli investimenti sono bilanciati tra titoli obbligazionari e titoli azionari, con una componente azionaria “strategica” del 50%. I titoli obbligazionari hanno una media durata (5-6 anni).
Riprendendo la connessione tra Asset Allocation Strategica e orizzonte temporale, dunque, maggiore è il tempo a disposizione e più è consigliabile investire su un comparto con un rapporto rischio/rendimento elevato, poiché il fattore tempo consente di mitigare le eventuali oscillazioni di mercato e raggiungere potenzialmente rendimenti più soddisfacenti.
All’approssimarsi del pensionamento, invece, diventa opportuno spostarsi sulla linea di investimento meno rischiosa.
Per approfondire leggi il nostro articolo Quali sono i comparti di investimento del Fondo Telemaco